Come funzionano le pensioni Inpdap? Come orientarsi?
A partire dal 2012 sono state introdotte numerose e rilevanti novità inerenti alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti del settore pubblico, che risultano iscritti alla Gestione ex Inpdap. Vediamo quali sono i nuovi criteri di accesso e computo della pensione di vecchiaia e pensione anticipata.
Pensioni Inpdap novità: vecchiaia e pensione anticipata
Il requisito anagrafico previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia, rivolto agli iscritti alle forme esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria, che maturano dal 1° gennaio 2012 il diritto a pensione, è definito in 66 anni con un’anzianità contributiva minima corrispondente a 20 anni.
In merito ai lavoratori che hanno compiuto il primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996, pur restando inalterato il requisito anagrafico minimo corrispondente a 66 anni e quello contributivo pari a 20, l’accesso al pensionamento è condizionato all’importo della pensione. Questa deve essere non inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.
Ma veniamo alla delicata questione della pensione anticipata. Possono godere della pensione anticipata purché risulti maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne.
Questi requisiti sono incrementati di un mese nel 2013 e di un altro mese a partire dal 2014. Dobbiamo infatti considerare gli aumenti relativi all’incremento della speranza di vita. Questi sono i parametri di considerare:
Anno | Uomini | Donne |
2012 | 42 anni e 1 mese | 41 anni e 1 mese |
2013 | 42 anni e 5 mesi | 41 anni e 5 mesi |
2014 | 42 anni e 6 mesi | 41 anni e 6 mesi |
ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA |