Rimborsi Inps pensioni d’oro a partire dal mese di febbraio
Il previsto contributo di perequazione a carico delle pensionati titolari di prestazioni previdenziali che eccedono la soglia dei 90mila euro lordi l’anno è stato ritenuto incostituzionale. Ciò significa che le cifre già prelevate dalle pensioni verranno necessariamente restituite .
Recentemente l’Inps ha quindi reso noto che la restituzione del contributo trattenuto nel 2012 si verificherà con il cedolino pensionistico inerente al mese di febbraio 2015. È necessario ricordare che il prelievo inerente alle cosiddette pensioni d’oro era stato disposto nel 2011, mentre la sua attuazione è scattata dell’agosto del 2011 al 31 dicembre 2014.
È stato applicato un prelievo del 5% alle pensioni comprese tra i 90mila e i 150mila euro, che diventa 10% per pensioni fino a 200mila euro. Al di là di questa soglia la quota applicata è del 15%. Ma veniamo ai rimborsi.
Rimborsi Inps pensioni d’oro: i periodi di rimborso
Nei confronti dei pensionati per i quali è indispensabile dare luogo alla verifica preliminare della certificazione fiscale dell’anno 2013, inerente ai contributi di perequazione trattenuti nel 2012, il rimborso giungerà nel mese di marzo.
Le pensioni degli ex dipendenti di Istituti bancari, il cui pagamento si realizza da parte dell’Inps solo a partire dal mese di gennaio 2013, verranno gestite a parte dall’Inps, nel rispetto della misura rilevata dagli Enti che hanno effettuato la trattenuta.
Dobbiamo infine rilevare che le cifre restituite dall’Ente previdenziale, dal punto di vista fiscale, saranno sottoposte alla tassazione Irpef con l’applicazione dell’aliquota media disponibile in banca dati.
Sottolineiamo che le somme restituite dall’Istituto, ai fini fiscali, saranno assoggettate ai fini della tassazione Irpef applicando l’aliquota media presente in banca dati.