Prestiti Inpdap per pensionati, finanziamenti a tasso agevolato
Anche quest’anno l’Inpdap, confluito poi nell’Inps, eroga forme di finanziamento a favore di dipendenti, ex lavoratori e pensionati della pubblica amministrazione. Si tratta di formule di credito a tasso agevolato e con un piano di ammortamento ridotto rispetto ad altre tipologie di prestito. Uno dei requisiti principali per accedere al capitale è risultare iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie sociali, fondo su cui sono stati versati i contributi durante gli anni di servizio.
Sono due le tipologie di prestiti personali finalizzati a soddisfare le esigenze degli iscritti all’ente di previdenza: i piccoli prestiti Inpdap e i mutui Inpdap. Esse differiscono tra loro per il capitale massimo erogabile e per il modo di rimborsare il capitale. I piccoli prestiti Inpdap appartengono alla categoria dei prestiti personali ed erogano un capitale massimo di 5.000 euro con un piano di ammortamento compreso tra i 12 e i 48 mesi. I mutui Inpdap, invece, rientrano nella categoria dei mutui ipotecari e a fungere da garanzia è lo stesso ente di previdenza. Il piano di ammortamento non può andare oltre i 10 anni. Previste, inoltre, forme di finanziamento per l’acquisto della prima casa o per interventi di ristrutturazione: in questo caso il capitale massimo erogabile è di 300.000 euro ed il piano di ammortamento è compreso tra i 10 e i 30 anni.
La differenza, rispetto ad altre tipologie di prestito, è data proprio dal tasso di interesse agevolato che consente al soggetto di beneficiare di rate mensili sostenibili. Nel caso del piccolo prestito ci sarà un tasso di interesse pari al 3,50% con un piano di rimborso fino a 24 mesi ed un tasso di interesse pari al 4,25% per un finanziamento che preveda un piano di ammortamento di oltre due anni. Nel caso, invece, del mutuo ipotecario Inpdap, il tasso di interesse fisso si aggirerà intorno al 4,15%, mentre quello variabile partirà dal 3,75%.
Prestiti Inpdap per pensionati requisiti
Per ottenere il piccolo prestito o il mutuo Inpdap, il soggetto richiedente deve presentare i seguenti requisiti:
- età anagrafica tra i 18 e i 70 anni;
- residenza sul territorio italiano;
- essere un dipendente o ex dipendente della pubblica amministrazione;
- essere iscritto alla gestione delle prestazioni creditizie sociali;
- avere versato durante il corso del servizio lavorativo i contributi presso l’Inpdap.
Inoltre la documentazione con cui fare richiesta presso l’ente nazionale della previdenza comprende un documento di identità in corso di validità, l’ultima busta paga e il cedolino pensione, in caso appunto di pensionati.
Qualora il soggetto, beneficiario del finanziamento, non riuscisse a rimborsare mensilmente le rate perché definite non sostenibili, allora si potrà richiedere di allungare il piano di rimborso. La decisione finale spetterà all’Inpdap che vaglierà la situazione economica dell’iscritto.
I prestiti personali Inpdap si differenziano, inoltre, per due tipologie di erogazione: diretta ed indiretta. La prima si verifica quando il capitale erogato deriva dai fondi a disposizione dello stesso istituto di previdenza; si parla, invece, di erogazione indiretta del capitale del finanziamento quando i fondi vengono versati dagli istituti di credito o dalle società finanziarie con cui l’Inpdap appare convenzionato. Consigliamo la lettura di ulteriori approfondimenti su infoprestitisulweb